Purè di fave e cicoria
Il purè di fave abbinato alla cicoria è un tipico piatto povero pugliese. Abbinato ad una bruschetta di pane, costituisce un piatto unico bilanciato e molto gustoso.
E’ soprattutto consigliato per tutti coloro che cercano un’alternativa a fonti proteiche animali, che sia per scelta etica o a causa di patologie in cui è necessario ridurre l’introito di carne e/o pesce. Inoltre, grazie alla sua consistenza, è adatto anche per tutti coloro che presentano problemi di disfagia, sopraggiunta in seguito a interventi chirurgici o a patologie.
Il purè di fave, oltre che come piatto unico, può essere utilizzato come condimento per la pasta o in aggiunta ad un passato/minestrone di verdure. Il gusto è corposo e avvolgente.
Svolgere un pasto bilanciato è molto importante al fine di soddisfare il fabbisogno giornaliero di nutrienti e al fine di evitare picchi glicemici, responsabili di attacchi di fame e, se protratti nel lungo periodo, di aumentato rischio di patologie metaboliche, come ad esempio il diabete mellito di tipo 2 o l’insulino-resistenza.
Ecco la ricetta del mio purè di fave e cicoria!
Ingredienti per 2 persone:
- 200-250 gr di cicoria mondata (al netto degli sarti);
- 120 gr di fave secche;
- 2 patate medie (facoltativo);
- olio extra vergine di oliva q.b.;
- sale iodato q.b.;
- pepe q.b. (facoltativo).
Procedimento:
- Sciacqua le fave secche e Mettile in ammollo in acqua (segui le istruzioni riportate sulla confezione di acquisto; io consiglio comunque di tenerle a bagno almeno una notte oppure almeno 2 ore, prima della preparazione).
- Sciacqua le fave ammollate, mettile in una pentola e aggiungi acqua (l’acqua deve superare la superficie delle fave di circa 2 dita). Se di tuo gradimento, puoi aggiungere 2 patate medie sbucciate e tagliate a piccoli tocchetti.
- Poni la pentola con fave e acqua sul fuoco, a fiamma bassa. Durante la cottura, con una schiumarola o un cucchiaio, elimina la schiuma bianca che si forma in superficie.
- Cuocere le fave per almeno 1 ora, girando con un cucchiaio di legno a intervalli: quando sono pronte, risulteranno sfaldate.
- A cottura ultimata delle fave, in base al tuo gusto personale, puoi scegliere se frullarle con il mini-pimer (consigliato se si aggiungono anche le patate, per amalgamare meglio il tutto), oppure se lasciare il purè così.
- Durante la cottura delle fave, prepara una pentola con acqua bollente (non salata), e nell’attesa lava e taglia la cicoria.
- Quando l’acqua della pentola è giunta a bollore, aggiungi la cicoria e fai cuocere.
- Quando la cicoria sarà tenera, lasciala scolare bene.
- Condisci la cicoria con un filo di olio extra vergine, sale iodato e pepe (passaggio facoltativo).
- Impiatta la cicoria su metà del tuo piatto e versa il purè sulla parte restante. Aggiungi un filo di olio extra vergine di oliva sul purè di fave.
- Gusta il tuo piatto: nella tradizione pugliese la cicoria e il purè vengono amalgamati assieme.
Consigli:
- Se ti è consentito, puoi aggiungere un crostino di pane: taglia una fetta di pane integrale e tostalo in padella/forno con la funzione grill.
- E’ preferibile acquistare fave secche decorticate, soprattutto se i legumi ti provocano gonfiore e/o flatulenza. In alternativa, puoi anche acquistare fave secche non decorticate ma sarà fondamentale tenerle in ammollo una notte intera. Consiglio in più: non aggiungere sale durante la cottura delle fave, per non indurire la cuticola esterna.
- Se vuoi ridurre i tempi di cottura del purè di fave puoi utilizzare la pentola a pressione, tenendo sempre bassa la fiamma.
- Il quantitativo della cicoria è indicativo: se il pasto non ti ha saziato, puoi aumentare il quantitativo di cicoria oppure aggiungere un altro contorno.
- Se preferisci, puoi ripassare la cicoria con aglio e peperoncino.